13/06/2023
E’ morto Nuccio Ordine, docente di Letteratura Italiana all’Università della Calabria, filosofo e saggista.
Aveva 64 anni, era un illustre figlio di Calabria, nato a Diamante in provincia di Cosenza il 18 luglio 1958.
Si è spento il 10 giugno 2023 all’ospedale di Cosenza, dov’era ricoverato da alcuni giorni in gravi condizioni nel reparto di Rianimazione, dopo essere stato colto da malore nella sua abitazione di Rende.
Il professore Ordine era conosciuto ed apprezzato come uno dei maggiori esperti dell’opera di Giordano Bruno e del Rinascimento. Ha insegnato in molte università di prestigio, quali Università Yale, New York University, École Normale Supérieure Paris, Paris-Sorbonne, CESR di Tours, Warburg Institute ed all’Università Cattolica di Eichstätt-Ingolstadt. E’ stato Presidente del Centro Internazionale di Studi Telesiani, Bruniani e Campanelliani e membro del Comitato scientifico dell’Istituto dell’Enciclopedia Treccani. Ha collaborato, anche, alle pagine culturali del Corriere della Sera e El País. Autore di numerosi libri, tradotti in diverse lingue. Recentemente, era stato insignito del premio Principessa delle Asturie 2023 per la Comunicazione e le Scienze Umane, riconoscimento che avrebbe dovuto ricevere nel prossimo autunno. La camera ardente è stata allestita nell’Università della Calabria, dove tutti e maggiormente i suoi studenti hanno potuto porgere l’ultimo saluto al loro illustre professore, che non ha voluto mai abbandonare la propria terra.
Il cordoglio del Presidente della Provincia per la scomparsa di Nuccio Ordine
Il Presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro, esprime profondo cordoglio per la prematura scomparsa di Nuccio Ordine, filosofo e docente dell’Università della Calabria e figlio illustre della nostra terra: «ci ha lasciati un illustre accademico e un fine studioso, ma anche un uomo dalle qualità umane fuori dal comune, dotato di grande onestà intellettuale, di schiettezza e correttezza nei rapporti personali, di capacità didattiche eccelse e di amore per la propria terra. Nel corso della sua lunga carriera ha dato un grande contributo agli studi umanistici, che ha saputo trasmettere a generazioni di giovani calabresi e non solo. La sua scomparsa segna un grave lutto per la Calabria intera e per la comunità universitaria che perde un instancabile studioso, saggista e umanista, la cui perdita lascia un vuoto non colmabile nel Paese.
A nome mio personale e dell’Ente che rappresento manifesto alla famiglia il più vivo e sentito cordoglio».
G.R.