16 febbraio 2024
La prima mostra dedicata a Rino Gaetano è stata allestita al Museo in Trastevere a Roma e sarà aperta al pubblico dal 16 febbraio al 28 aprile.
Il cantautore calabrese, nato a Crotone e morto a Roma nel 1981 a soli 30 anni, ci ha lasciato numerose canzoni, tra le quali "Gianna" è una delle più conosciute. E' ricordato, anche per l' ironia e la denuncia sociale dei suoi brani.
Sono tanti gli oggetti personali custoditi dalla sorella Anna e grazie alla quale si potranno ammirare per l’occasione, insieme ai dischi, agli strumenti musicali, ai tanti abiti di scena, alla collezione di cappelli, ai video, alle foto e a documenti vari.
La mostra è stata curata da Alessandro Nicosia e da Alessandro Gaetano, nipote di Rino. E’ organizzata e realizzata da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare, con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura e promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
Riccardo Cocciante e Giusy Ferreri sono gli ambasciatori della mostra.
"Rino deve essere definito come artista, perché l'artista è colui che non sceglie quello che fa ma è scelto dalla vita per fare qualcosa - racconta Cocciante -. Rino doveva fare il cantautore. Insieme eravamo due personaggi all'opposto, ma ci univa la difficoltà di vivere. Eravamo visti male negli anni Settanta, capelloni e aggressivi nella nostra proposta. Ma un artista deve essere aggressivo, altrimenti non esiste".
"Ha lasciato non solo a me, ma a un vastissimo pubblico il racconto di un vero cantautore che si è saputo porre con assoluta verità e con l'ironia che lo ha sempre contraddistinto. Mi è sempre piaciuto il suo modo di descrivere il mondo che lo circondava - aggiunge Ferreri -. Aveva predetto che la sua musica sarebbe arrivata ai giorni nostri, alle future generazioni. Aveva ragione".
G.R.